Provincia, Di Sabatino taglia direttore generale e dirigenti

TERAMO – Decade la figura del direttore generale, taglio delle dirigenze e settori accorpati. Via anche gli incarichi dirigenziali "ad interim" mentre il bando per il nucleo di valutazione è stato ritirato ed è stato dimezzato il suo "peso economico". A pochi giorni della sua elezione alla guida dell’ente di via Milli, il nuovo presidente della Provincia Renzo Di Sabatino tira dritto sulla strada della riorganizzazione dell’amministrazione provinciale. I primi provvedimenti assunti nelle ultime ore (diversi sono già consultabili sull’albo pretorio on line, lunedì saranno pubblicati quelli relativi all’assetto organizzativo e il nucleo di valutazione), delineano il nuovo "corso" lanciato dall’ex capogruppo Pd in Consiglio provinciale per il riassetto interno dell’ente sulla scia con quanto previsto anche a livello nazionale dalla riforma delle Province. Per le casse dell’amministrazione, il risparmio derivante dall’operazione, una volta a regime, si aggira sui 200mila euro. Il primo atto di rilievo riguarda la decadenza della figura del direttore generale, incarico ricoperto da circa 3 anni dal segretario Gianna Becci. Il risparmio in questo caso è di 55mila euro l’anno. Dalla riduzione dei compensi per i 3 componenti del nucleo di valutazione arriveranno altri 19mila euro (si passa da 51mila a 32mila euro). Le altre decisioni riguardano infine l’abolizione degli “interim dirigenziali” e il taglio strutturale, nella pianta organica, di quattro dirigenze (da 11 a 7). Al segretario generale, intanto, proprio oggi sono state assegnate, fino a dicembre e senza compensi aggiuntivi, le funzioni dei settori B1 (Ufficio di gabinetto e Staff) e B6 (Ufficio di Staff al Segretario Generale, Direzione Generale, Biblioteca), ossia quelle già svolte come direttore generale. In particolare, si tratta di attività che riguardano il coordinamento, la verifica e il controllo dell’operato dei dirigenti e la gestione dei processi di mobilità del personale tra i settori. Tutto questo appunto fino a dicembre, periodo entro il quale sarà varato un nuovo e definitivo assetto organizzativo della “nuova” Provincia. "E’ piano deciso senza demagogia o guerre di posizione", spiega Renzo Di Sabatino, "fatto con semplicità, rigore e serietà nel nome di quei sacrifici che tutti i cittadini italiani stanno facendo. Alle figure apicali chiedo collaborazione e spirito di squadra – chiude – visto che siamo in un ente con le casse semivuote e che ci dovremo guadagnare tutto, compreso il rispetto, con grande fatica".